incipit

...Questo blog è rivolto a tutti coloro che per svariati motivi capitano occasionalmente a Chioggia-Sottomarina.

...L'intento è di rendere comprensibili, in particolare ai turisti, alcune frasi ed espressioni che capiterà loro di udire vivendo nella pittoresca quotidianetà locale, e che al momento dell'ascolto potrebbero rappresentare un vero e proprio enigma linguistico.

...Il tutto rappresentato in forma rispettosa del vero, faccio presente che in nessun modo i miei scritti vogliono essere offensivi (anche perchè offenderei me stesso dato che il sottoscritto è un ciosoto-marinante doc).

...buona lettura...

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me le ficarave tute

"Me le ficarave tute"


In primis non si può non citare l'ormai leggendaria frase pronunciata, anni or sono, da un ragazzo ciosoto in diretta Tv davanti a milioni di telespettatori, in occasione di una popolare gara canora estiva, Festivalbar 1990.

Alla domanda dell'intervistatore che si aggirava tra il pubblico:

"Le miss le hai viste ? cosa pensi di quelle ragazze ?"

non ha saputo resistere all'irrefrenabile desiderio di esporre un concetto tipico del luogo:

"Me le ficarave tute."

...che dire, un mito.
è passato alla storia.

video

...purtroppo il filmato originale dell'evento è stato rimosso causa violazione copyright...ma esiste un ritorno sulle scene del glorioso protagonista che, molti anni dopo, ribadisce con rinnovato vigore il proprio pensiero...eccolo:




...non solo, l'evento è così entrato nel mito che vanta anche molti tentativi di imitazione, ecco alcune ragazze non del luogo che mettono in scena una rappresentazione dell'epica intervista:


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fai che non te insorissa

"Faichenoteinsorissa"

Vorrei spiegare il nome del blog: "faichenoteinsorissa" che con gli opportuni spazi risulta essere: "fai che no te insorissa". Una vera e propria traduzione in italiano non esiste (come certi termini inglesi che non possiedono un relativo termine italiano), se ne può comunque spiegare il significato.

Contesto: Toni deve scaricare dalla sua automobile delle confezioni d'acqua minerale appena comperate "al Bila" (supermercato Billa) e sistemarle in garage, e chiede aiuto a Bepi, il quale sembra svogliato e per nulla intenzionato ad aiutare l'amico. Quindi Toni dopo avere chiesto aiuto aggiunge: "fai che no te insorissa".

A tale frase, solitamente, viene aggiunto un rafforzativo (che dipende dalla confidenza esistente tra i due interlocutori) che ha lo scopo di avvertire che la richiesta d'aiuto è proprio necessaria, il rafforzativo è questo: "dame na man, zò", tradotto: "dammi una mano, dai".

Ricapitolando, "fai che no te insorissa, dame na man, zò" rappresenta il più delle volte una bonaria richiesta d'aiuto.

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i avarave ciamà belo per doman

"I avarave ciamà belo per doman"

Per quanto riguarda il sottotitolo del blog "...i avarave ciamà belo per doman", in tale espressione è racchiusa tutta una filosofia di vita ciosoto-marinante. La traduzione concettuale sarebbe che avrebbero previsto bel tempo per domani (chi sia stato a prevederlo può essere chiunque: meteorologo, pescatore, la tv, i giornali, o per sentito dire).

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zè pronto

"Zè pronto"

Ai turisti che passeggiano tra le vivaci calli ciosote e le allegre vie marinanti ammirandone le proporzionate e belle fattezze, può capitare di assistere ad un evento molto tipico, nel quale il rapporto madre-figlio assume caratteristiche interessanti. Tale avvenimento si svolge in tre precise fasi che seguono tre ammonimenti dal tono crescente.

Situazione: ore 13:00, un bambino sta giocando tranquillo palleggiando con un pallone, ad un tratto si affaccia alla finestra la madre...

1° avviso

"Nicolaaaaaas, vien de su che zè pronto!"

(Nicholas, vieni a casa che il pranzo è pronto a tavola)

Solitamente il bambino come se nulla fosse accaduto continua il suo palleggio giocoso...questo fa scattare a breve tempo la fase successiva.

2° avviso

"Nicolaaaaaaaaaaaaaaas, tò dito vien de su che zè pronto, va che vegno zò e te dago!!!"

(Nicholas, ti ho detto che il pranzo è pronto, se non arrivi subito vengo giù e le prendi)

A questo punto il 95% dei bambini ciosoti-marinanti cede, dato che, memori delle esperienze passate, sanno bene a cosa andrebbero in contro trasgredendo ancora.

...rimane però quel 5% che non cede...a questo punto scatta la fase più folcloristica ed efficace.

3° Avviso

"Nicolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaas, tò dito che zè prontoooooooo, che la sfondrà de to mare, che su mi!!!"

(intraducibile)

...quest'ultimo avviso non lascia scampo, tanto che anche i più disubbidienti e indisciplinati salgono sconfitti.

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cartello

"Cartello"

Cartello impiantato in mezzo ad un campo di ortaggi a Sottomarina, in zona campeggi. Il coltivatore stufo delle continue ruberie ha pensato bene di esporre un chiaro avvertimento:



"Se rubi il radicio muorirai martire"

...credo ci sia ancora, se durante un giro in bicicletta vi capita di passare da quelle parti controllate.

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mercoledì 18 giugno 2008

disturbo

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"...ghe la molistù de tiorme la vita."

(la finisci di disturbarmi)

esiste una variante che subentra nel caso il disturbo si prolunghi oltre il dovuto:

"...ghe la molistù de romparme i coglioni."
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(superfluo tradurre, capito il concetto di fondo la variante mi sembra chiara)
.
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cogioni non coglioni

Unknown ha detto...

Allora cava anca ea "g"